Giovanni Pallotta – Maestro Orafo


Abbiamo chiesto al Maestro orafo Giovanni Pallotta di parlarci di lui e spiegarci perché ha deciso di disegnare e produrre il gioiello simbolo della campagna DENUNCIALO.

Era 1985 quando mi sono avvicinato a questo mondo; frequentando le migliori scuole italiane come Valenza, Arezzo e Roma, presso le quali conseguo appositi attestati per il perfezionamento delle tecniche d’arte.

Successivamente i corsi di aggiornamento delle tecniche orafe mi hanno consentito di applicare le metodologie tecnologiche alla creazione e alla realizzazione dei gioielli, che ancora, sono il frutto di una singola idea per ogni persona che lo deve indossare; questo vuol dire che la  personalizzazione è sempre il filo conduttore del mio lavoro.

Sono inoltre  perito orafo, regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di Roma nel ruolo dei periti ed esperti per stimare gioielli e preziosi e per effettuare consulenze di parte e di ufficio in materia ereditaria e di separazioni patrimoniali.

Sono iscritto al Collegio Periti Italiani, associazione che racchiude 39 categorie professionali tra cui quella dei Preziosi, con sede in Roma, che organizza in tutta Italia seminari e corsi di approfondimento presso le sedi dei Tribunali  e delle Corti di Appello.

Sono molto impegnato nel sociale per essere attivo sostenitore di vari progetti con finalità umanitarie; quello più a cuore è la campagna “Denuncialo”  contro ogni tipo di violenza, legato a quando mi sono conosciuto con Klaus Mayenza, lo incontrai nel mio studio mentre mi spiegava il senso della campagna… ci guardammo negli occhi e da lì a poco cominciarono a scendere le lacrime.

Gli raccontai di un’amica che anni addietro mi imploro’

basta… non ce la faccio più dei suoi soprusi… di essere manipolata”

Mi presi subito cura di lei dandogli un supporto mentale… e ancora oggi aiuto.

Da quel momento con Klaus ci fu un legame molto forte e senza scudi ci abbracciamo nel silenzio del mio studio e ci salutammo con occhi ancora lucidi  senza alcuna parola, dopo poche ore mi trovai a disegnare il gioiello simbolo.

Una microscultura, rappresentata da due mani venose e robuste che vanno a manipolare, con dei fili legati ad ogni dito il cervello, adagiato dentro la sezione di una calotta cranica.

Ancora oggi mi sento il brivido dietro la schiena quando ne realizzo una per donarla ai nostri supporter, quelli di DENUNCIALO per intendere.

Sono socio onorario dell’associazione  Rotary Club, a favore della quale ho creato e donato delle targhe sculture, poi messe all’asta, i cui proventi sostengono progetti con finalità umanitarie.


La nostra redazione aggiunge:

Il marchio GP si è affermato anche nel mondo della moda, dello spettacolo e del cinema; durante l’ultimo Festival del Cinema, Gipvanni Pallotta si è fatto carico di realizzare le targhe scultoree donate poi ad attori come Carlo Verdone – ugualmente è avvenuto all’Africa Film Festival che ha dato apposito rilievo al mio marchio nel filmato di presentazione del festival stesso.